Ai sensi del Regolamento IUC sono assimilate ai rifiuti urbani le seguenti sostanze:

  1. Rifiuti di carta, cartone e similari;
  2. Rifiuti di vetro, vetro di scarto, rottami di vetro e cristallo;
  3. Imballaggi primari;
  4. Imballaggi secondari quali carta, cartone, legno, metallo e simili purché raccolti in forma differenziata;
  5. Contenitori vuoti ( fusti, vuoti di vetro, plastica, metallo, latte, lattine e simili );
  6. Sacchi e sacchetti di carta o plastica; fogli di carta, plastica, cellophane, cassette, pallets;
  7. Accoppiati di carta plastificata, carta metallizzata, carta adesiva, carta catramata, fogli di plastica metallizzati e simili;
  8. Frammenti e manufatti di vimini e sughero;
  9. Paglia e prodotti di paglia;
  10. Scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, trucioli e segatura;
  11. Fibra di legno e pasta di legno anche umida purché palabile;
  12. Ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta;
  13. Feltri e tessuti non tessuti;
  14. Pelle e simil – pelle;
  15. Gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come camere d’aria e copertoni;
  16. Resine termoplastiche e termo- indurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali materiali;
  17. Imbottiture, isolamenti termici e acustici costituiti da sostanze naturali e sintetiche, quali lane di vetro e di roccia, espansi plastici e minerali e simili;
  18. Moquette, linoleum, tappezzerie, pavimenti e rivestimenti in genere;
  19. Materiali vari in pannelli (di legno, gesso, plastica e simili);
  20. Frammenti e manufatti di stucco e di gesso essiccati;
  21. Rifiuti di metalli ferrosi e metalli non ferrosi e loro leghe;
  22. Manufatti di ferro e tipo paglietta metallica, filo di ferro, spugna di ferro e simili;
  23. Nastri abrasivi;
  24. Cavi e materiale elettrico in genere;
  25. Pellicole e lastre fotografiche e radiografiche sviluppate;
  26. Scarti in genere della produzione di alimentari, purché non allo stato liquido quali ad esempio scarti di caffè, scarti dell’industria molitoria e della plastificazione, partite di alimentari deteriorati anche inscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi, caseina, salse esauste e simili;
  27. Scarti vegetali in genere ( erbe, fiori, piante, verdure, ecc. ) anche derivanti da lavorazioni basate su processi meccanici ( bucce, baccelli, pula, scarti di sgranatura e di trebbiatura e simili ) con esclusione della manutenzione del verde ornamentale;
  28. Residui animali e vegetali provenienti dall’estrazione di principi attivi;
  29. Accessori per l’informatica.